I Monti Lattari costituiscono in un certo senso il prolungamento occidentale del massiccio dei Picentini e si allungano in direzione nordest-sudovest a dividere il golfo di Napoli a nord da quello di Salerno a sud. La porzione centrale del massiccio è segnata dalle cime del M. Finestra (1.145 m), del M. Cerreto (1.316 m), del M. San Michele (1.444 m) e, degradando verso ovest, del M. San Costanzo (497 m), quasi a Punta Campanella.
A livello amministrativo il territorio del parco è a cavallo tra le province di Napoli e Salerno. La porzione settentrionale di queste montagne è affacciata sulla piana nocerino-sarnese. I versanti sono in buona parte caratterizzati da acclività elevate, con dirupi che scendono fino alla piana a nord e che raggiungono direttamente il mare a sud.
IL CLIMA .La varietà morfologica e altimetrica di queste montagne fa sì che anche il loro clima sia piuttosto vario e che vi si instaurino condizioni microclimatiche particolari.
La presenza del mare addolcisce le escursioni termiche, mentre la montagna assicura inverni piovosi: le medie annue registrano valori superiori ai 1.500 mm in montagna e medie comunque superiori ai 1.000 mm sul mare. Le precipitazioni si concentrano in circa un terzo dell’anno e da novembre ad aprile . Nella stagione estiva , quindi, è piuttosto raro che piova : in particolare le piogge estive costituiscono il 5-10% del totale.
Le temperature medie annue sono comprese tra i 16 e i 20 °C sulla costa, e tra i 12 e il 16 °C nelle zone intermedie, con picchi freddi compresi tra gli 8 e i 12 °C in montagna. Quanto ai venti, prevalgono quelli da sudest (libeccio), ma non sono rare le giornate di calma.