La storia di Pagani inizia circa mille anni prima della nascita di Cristo, allorquando i Taurani un popolo proveniente dall’Antica Grecia, si stabilì presso i Monti Lattari formando un borgo chiamato all’epoca “Taurania” (la sua importanza la si evince, addirittura, dalle “Storie” di Tito Livio) che sopravvisse all’avvento degli Etruschi, anzi, essendosi fortificata ed essendo divenuto un centro strategico, per la sua posizione, importante, addirittura rivaleggiò con i centri vicini. Taurania capitolò sotto la furia devastatrice dei soldati del Console Lucio Cornelio Silla, perché i Taurani si erano alleati con i Sanniti e, pertanto, fu rasa completamente al suolo.
A distanza di poco tempo però gli stessi Romani, presso le rovine di Taurania, fondarono ad opera del proconsole Cornelio Scipione Barbatus un nuovo insediamento, che prese il nome di Barbatianus, oggi meglio conosciuto con il nome di Barbazzano. La nuova colonia non ebbe, però, lunga vita in quanto dovette subire ben due violenti terremoti, tra gli anni 60 e 63 d.C., che distrussero quasi completamente Barbatianus.
Una terribile eruzione del Vesuvio ( 79 d.C.), unita ad una straripante piena del fiume Sarno la rasero completamente al suolo. Questo indusse i superstiti a trasferirsi in un posto più elevato, che li salvaguardasse fondando, così, un nuovo agglomerato che fu detto “Curtis in Piano” o Cortinpiano. Questo nuovo centro assunse nel tempo sempre più importanza, vi sorse un castello che, per moltissimo tempo, fu luogo di ameno soggiorno degli Angioini, nonché residenza estiva degli stessi. Attorno al castello si sviluppò la vita del nuovo centro, così attivamente, che divenne addirittura Baronia. Fu proprio attorno ad essa, decaduta, che sorse un nuovo casale che fu chiamato “Casalis Paganorum” volgarmente detto “Casale de li Pagani”, che raccolse quanti trasmigrarono dal vecchio insediamento di Barbatianus.
Il declino avvenne quando con Ruggiero I° il Normanno fu distrutta l’antica Nocera. Infatti, in seguito, sorsero vari agglomerati che si definirono come Nocera Soprana, che comprendeva gli attuali territori di Nocera Inferiore e Nocera Superiore, e Nocera Sottana comprendente gli attuali comuni di Pagani e S. Egidio del Monte Albino. Con questa divisione siamo nel secolo XVI, quando si affermerà il nome di Pagani.
Varie ipotesi si sono avanzate attorno al nome Pagani: dal latino pagus (villaggio), o dalla presenza di Saraceni nella zona, che erano infedeli, come è noto, e quindi pagani ed infine, questa forse è l’ipotesi più suggestiva ed accreditata, dalla presenza sul posto di una nobile famiglia, i Pagano, proprietari di gran parte del territorio che oggi prende il nome di Pagani.
Sotto il dominio borbonico l’attuale territorio comunale di Pagani era diviso in due unità territoriali: quella di Pagani e Barbazzano. Solo nel 1806, in seguito ad un decreto di Murat, che aboliva la feudalità, si ebbero i liberi Comuni e sorse Pagani.