Sant’Egidio del Monte Albino , è da sempre posto sull’asse viario che dalle sontuose ville romane di Stabia conducevano a Noukria (oggi divisa nei due comuni di Nocera Inferiore e Superiore ) ricco centro di scambi con moneta propria .
Inevitabile locus di transito per viandanti ,eremiti e mercanti diretti dalla vicina valle del Sarno agli insediamenti montani e marinari della Costiera salernitana ,questi luoghi sono stati da sempre abitati da popolazioni di origine greco-mediterranea come gli etruschi , che per la ricchezza delle acque e la rigogliosità delle terre sono divenute stanziali , dedite all’agricoltura e ai commerci sino all’epoca romana.
Nel IV Secolo a.C. Nocera passò ai Sanniti, mutò il nome originario Noukria in Nuceria Alfaterna , divenendo centro di una potente lega, il cui territorio si estendeva dalle porte di Napoli al Golfo di Salerno e che comprendeva Pompei, Ercolano, Stabia, e Sorrento.
Entrambe seguirono le sorti della storia di Roma sino alla caduta dell’Impero romano e la successiva decadenza delle invasioni barbariche.
Nell’epoca 1000 d.C. un gruppo di monaci benedettini si insediò in quei luoghi sui resti dell’antica villa patrizia di Helvius ove eresse una chiesa-ricovero dedicata a Saint Gilles - S.Egidio - famoso eremita provenzale noto per le conversioni delle popolazioni celtiche , e ciò per contrapposizione alla “Nuceria dè Pagani” , dedita a riti pagani del basso medio-evo ,portati dalle invasioni dei Goti (IV° sec. d.C.) e dai Longobardi (VI° sec. d.C) .
S.Egidio e Nocera seguono le sorti dell’insediamento del Principi longobardi di Salerno e di Benevento (X° sec. d.C.) sino alle conquiste Normanna , Sveva , Angioina , Aragonese e susseguitesi nei secoli sino al dominio Borbonico del Regno delle Due Sicilie e di Napoli, interrotto dalla breve “parentesi” Napoleonica (1800) .
Nel 1800 il Re di Napoli , Giuseppe Bonaparte vi insediò la sede della Universitas Sancti Egidi a sugellare la perdita del predominio religioso della Civitas Nuceria , generando così una organizzazione religioso-territoriale nella quale Sant’Egidio raggiunse in breve tempo un ruolo centrale , sino a divenire sede di Abbazia , oggi restaurata nell’antico splendore e dedicata a Santa Maria Maddalena , aperta al culto religioso dei Santi San Nicola di Bari e San Lorenzo e nella quale è possibile ammirare stupendi affreschi e opere lignee di pregiata fattura.
L’animato Borgo storico di “San Gilio” sovrasta a circa 200 mt s.l.m. la piana sottostante e fronteggia il non lontano Vesuvio con vista su un lembo del Golfo di Castellamare di Stabia immerso negli agrumeti tipici del luogo .Qui è possibile passeggiare tra gli antichi cortili e visitare numerose antiche vestigia come la Fontana Helvius o il palazzo Ferrajoli .
(Note storiche estratte da Testi editi a cura della Pro-Loco)